Parmigiano Reggiano sbiancato: cos’è e come si riconosce
Vi abbiamo già parlato varie volte dei contrassegni che vanno a distinguere la varie tipologie di Parmigiano Reggiano, un eccezionale prodotto caseario sottoposto a un rigido disciplinare che ne regolamenta la selezione qualitativa e la possibilità di stagionare a lungo.
Il Parmigiano è un formaggio straordinario ma, si sa, non tutte le ciambelle riescono col buco! La scorsa settimana abbiamo parlato del Parmigiano Reggiano mezzano, una categoria di secondo livello, costituita da quelle forme che presentano difetti di lieve o media entità che non consentono loro di stagionare a lungo. Oggi vi parliamo invece del Parmigiano sbiancato.
Che cos’è il Parmigiano Reggiano sbiancato?
Una volta trascorsi i canonici 12 mesi all’interno dei magazzini di stagionatura, le forme di Parmigiano Reggiano vengono sottoposte alla cosiddetta espertizzazione, ossia alla valutazione dei battitori del Consorzio, che devono controllare le forme una per una, per poterle poi categorizzare fra 1°, 2° e 3° scelta.
Il Parmigiano Reggiano sbiancato è in sostanza la 3° scelta, ovvero quelle forme che presentano difetti importanti, per cui non possono essere ulteriormente stagionate e non rientrano nei parametri che consentono l’assegnazione al formaggio della denominazione “Parmigiano Reggiano Dop”.
Come riconoscere il Parmigiano Reggiano sbiancato
Le forme di Parmigiano sbiancato vengono declassate eliminando i marchi d’origine attraverso la fresatura della crosta che determina l’eliminazione di qualsiasi riferimento alla DOP. Se ti piace il Parmigiano Reggiano di alta qualità e vuoi scoprire tutte le sfumature che acquisisce nel corso delle differenti stagionature, scopri tutte le nostre proposte, dai 12 ai 100 mesi!
